Stagione Teatrale

La Filanda

 

Venerdì

17 Febbraio 2017

Auditorium La Filanda

Ore 21.00

TEATRO DELL'ALEPH

Il servitore di due padroni

Una commedia di Carlo Goldoni.

Regia: Giovanni MOLERI
Con: Andrea CARABELLI, Salvatore AURICCHIO, Diego GOTTI, Elena B. MANGOLA, Giorgia BIFFI
Scenografia: Giovanni MOLERI, Domenico TRIPODI

 

"Il servitore di due padroni", testo che ha segnato il passaggio dalla commedia dell’arte alla riforma goldoniana, è, a detta del suo autore, una commedia giocosa, cioè un'opera di intrattenimento, comica e divertente. Per noi, che ancora lo incontriamo 270 anni dopo, è uno tra i testi più famosi della storia del teatro, con una modernità ed un attualità sempre fresche e intramontabili.

Tema della commedia, insieme all’amore, è il doppio: Truffaldino (Arlecchino) non è solo il servitore di due padroni che, per uno strano gioco del destino, sono due innamorati alla ricerca l’uno dell’altro, è anche un servitore sciocco ed astuto nel medesimo tempo; sciocco quando agisce senza pensare e accortissimo invece quando l'interesse e la malizia l'addestrano. Avere due padroni significa in sostanza avere due pasti invece che uno.

Truffaldino, tormentato dalla fame e dall'ingordigia, è malizioso, abile nello sdoppiarsi, nel mentire, corteggiare e millantare ma è anche spontaneo e brillante, e la sua vivacità fa contrasto con la rigidità e la staticità degli altri personaggi.

Accanto alle disavventure del servo veneziano, si dipana la trama: Pantalone promette in sposa sua figlia Clarice a Silvio, dato che il suo primo pretendente, Federigo, è stato ucciso in duello da Florindo. La sorella di Federigo, Beatrice, si presenta a Pantalone, in abiti maschili e sotto le mentite spoglie del fratello, pretendendo il rispetto dell’impegno matrimoniale. Nello stesso tempo ella è alla ricerca di Florindo, di cuiè innamorata, che è fuggito subito dopo il duello.

Truffaldino, che l’accompagna come servitore, di nascosto diventa anche servo di Florindo, provocando tutta una serie di esilaranti equivoci e creando un sacco di guai, dai quali riuscirà a districarsi con un ultimo guizzo di furberia.

Trufaldino, perdonato, coronerà il suo sogno d’amore con la perspicace servetta Smeraldina e la commedia si chiuderà con un tris di matrimoni.