CINEMATOGRAFO LA FILANDA

Venerdì 1° Dicembre - Ore 21.00
Sabato 2 Dicembre - Ore 21.00
Domenica 3 Dicembre - Ore 16.00 - 21.00

cento domeniche

Regia di Antonio Albanese.

Con Antonio Albanese, Liliana Bottone,
Bebo Storti, Sandra Ceccarelli,
Maurizio Donadoni.

IL SABATO DEI BAMBINI

Sabato 12 dicembre - ore 16.00

Hanno rubato il Natale!

regia di Mario Mascitelli
con: Chiara Casoli e Gabriella Carrozza.

Spettacolo in collaborazione con la Biblioteca Comunale MT Bernasconi,
ad ingresso libero sino esaurimento posti.

CINEMATOGRAFO LA FILANDA

Prossimamente

napoleon

Regia di Ridley Scott.

Con Joaquin Phoenix, Vanessa Kirby,
Tahar Rahim, Rupert Everett.

IL SABATO DEI BAMBINI

Sabato 20 gennaio - ore 16.00

CITTA' INVISIBILI

Un omaggio a Italo Calvino
per il centenario della sua nascita
(1923 – 1985)

IL SABATO DEI BAMBINI

Sabato 10 febbraio - ore 16.00

tutti in treno!!!


con: Tiziano Manzini
voce fuori scena: Giulia Manzini

STAGIONE TEATRALE LA FILANDA

Venerdì 16 febbraio - ore 21

pedala!


Gino e Adriana Bartali
nell'Italia del dopoguerra.

Regia di Carmen Pellegrini
con: Federica Molteni

STAGIONE TEATRALE LA FILANDA

Venerdì 22 marzo - ore 21

Come ammazzare

la moglie o il marito

Con Bruno Governale e Alessandra Cavallari

Regia di Filippo d’Alessio.
Musiche di Francesco Fiumara.

SANTOCIELO
Il nuovo film di FICARRA & PICONE è in programmazione per le feste di Natale e di Fine Anno al Cinematografo La filanda.


Cinematografo la Filanda


Venerdì
1° dicembre

Ore 21.00


Sabato
2 Dicembre

Ore 21.00

 

Domenica
3 Dicembre

Ore 16.00 - 21.00


Trailer

 

Cento domeniche


Regia di Antonio Albanese.
Con Antonio Albanese, Liliana Bottone, Bebo Storti, Sandra Ceccarelli, Maurizio Donadoni.

 

Antonio Riva è un operaio specializzato in prepensionamento, che va ancora in fabbrica ad insegnare (gratis) il mestiere ai più giovani. Accudisce la madre affetta da demenza senile, è in buoni rapporti con la ex moglie e ha un'amante sposata che si vuole divertire.

Quando la figlia Emilia annuncia il suo matrimonio Antonio è felice di provvedere ai costi della cerimonia, perché quello di portare la sua bambina all'altare è sempre stato il suo sogno, e il gioco preferito di entrambi.

Così si reca in banca per prelevare dal conto su cui ha messo tutto ciò che ha, ma il direttore gli consiglia invece di fare un prestito con una finanziaria e non disfare le sue azioni, che stanno "viaggiando". Ma Antonio non possiede azioni, o meglio, non si è reso conto di aver tramutato le sue obbligazioni sicure in azioni a rischio, passando da risparmiatore ad azionista su consiglio di quella banca dove gli impiegati erano di famiglia, e che aveva sostenuto lo sviluppo dell'intero paesino sul lago di Lecco dove è nato e cresciuto. Quella banca, poi, mica può fallire, perché se fallisse "andrebbero a gambe all'aria tutti quanti".

Il suo intento qui è raccontare un'Italia perbene in via di sparizione, preda delle spietate logiche del mercato e della spregiudicatezza degli istituti bancari, che fanno ruotare il personale nelle filiali locali affinché nessuno possa costruire un rapporto di fiducia con il cliente.

Ed è proprio di fiducia che Cento domeniche parla: quella con cui Antonio mette in mano il suo futuro a persone che dovrebbero tutelare i suoi interessi, e non solo i propri. Perché le brave persone come lui appartengono ad un mondo antico in cui la solidarietà e l'aiuto reciproco erano moneta corrente, e la parola data era oro.

Nella prima parte del film quel mondo sembra ancora vivo: compagni della bocciofila, colleghi affettuosi, persino un datore di lavoro bonario che gli lascia in gestione un orto e un pollaio (dopo però averlo prepensionato per suo comodo). Ma a poco a poco quel mondo viene sostituito da personaggi che sembrano gli alieni di L'invasione degli ultracorpi, rotelle dell'ingranaggio più o meno consapevoli. Un ingranaggio che stritola gli indifesi - i pensionati, i giovani, le donne - lasciando "viaggiare" solo i pochi potenti.

Albanese come sempre è magistrale nell'incarnare l'uomo comune, quello che ci rimette perché è in buona fede, che mostra empatia e attenzione (spesso non reciprocata) verso gli altri. Nella prima parte i dialoghi sono eccezionalmente precisi e credibili, mentre diventano più forzati nella seconda parte, forse perché lì Albanese deve raccontare persone molto lontane da lui, e moralmente incomprensibili. Ma i suoi incontri con la madre, interpretata da una monumentale Giulia Lazzarini, sono pieni di verità e infine di strazio.


Il Sabato dei Bambini

Sabato
2 dicembre 2023

Ore 16.00

 

 

Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti

 

Hanno rubato il Natale!

(il Grinch)

Una produzione TEATRO DEL CERCHIO

regia di Mario Mascitelli
con: Chiara Casoli e Gabriella Carrozza.

Spettacolo in collaborazione con la Biblioteca Comunale MariaTeresa Bernasconi

 

Natale è il momento più atteso da tutti, grandi e piccini, perché momento di gioia, di condivisione familiare e di… regali.

Ovunque si respira aria di festa e si possono ammirare addobbi, presepi e luci sfavillanti e si possono ascoltare canti lieti e musiche gioiose che accompagnano tutto il periodo. Chi non potrebbe essere contento in un periodo così felice e importante dell’anno?

Già… chi?

C’è un essere verde e peloso che in realtà non sopporta tutto questo e, anno dopo anno, si rinchiude nella sua caverna sopportando e aspettando che il Natale passi ma… quest’anno ha deciso di non starsene con le mani in mano e di boicottare il Natale rovinandolo a tutti.

Come? Con un piano diabolico: il rapimento di Babbo Natale! Così potrà sostituirsi a lui e regalare giocattoli orribili e mutandoni con calzini.

Chi è questo essere? Il Grinch ovviamente!

E riuscirà il malvagio Grinch a distruggere la festa delle feste o qualcuno lo convincerà a desistere dal malvagio proposito?


Prossimamente al Cinematografo la Filanda



Trailer

 

Napoleon


Regia di Ridley Scott.
Con Joaquin Phoenix, Vanessa Kirby, Tahar Rahim, Rupert Everett, Mark Bonnar.

 

A partire dalla Rivoluzione francese del 1789, Napoleon segue la parabola dell'ascesa al potere supremo di Napoleone Bonaparte da sconosciuto militare, capitano d'artiglieria, a Imperatore.

Oltre alle armi, alle battaglie e alle strategie politiche, il film racconta da vicino la burrascosa storia d'amore di Napoleone con Giuseppina.

Come il vero Napoleone, due volte nella polvere e due volte sull'altare, la storia messa in scena da Ridley Scott si divide in due strade, tra straordinarie scene di guerra e una storia d'amore da romanzo d'appendice, che non s'incontrano mai.

Con sprezzo del pericolo, anche questa volta, alla prova del fuoco del personaggio mastodontico di Napoleone, cioè il mito che si confonde con la storia e non viceversa, Scott traduce e tradisce per i contemporanei l'ascesa al trono del mondo occidentale di Napoleone Bonaparte, politico e generale francese vissuto tra il 1769 e il 1821 cercando il film definitivo che contenga quelli precedenti, un po' anche quello sognato da Kubrick, con - tutt'insieme - il condottiero, il tiranno, il riformatore, l'imperatore, il traditore della Rivoluzione francese (d'altro canto il cartello iniziale recita che «le persone sono spinte dalla miseria alla rivoluzione» e viceversa) e l'Uomo.

E per farlo non disdegna certo la scorciatoie di una narrazione lineare e precisa nei riferimenti, come una pagina di Wikipedia, che mette in fila (seppur a volte superficialmente come per le vicende delle due isole, Elba e Sant'Elena) tutti gli snodi fondamentali della sua storia, posizionando improvvisamente Napoleone nella scena del crimine sotto la ghigliottina della regina Maria Antonietta.

Già da qui, già dalla prima scena inverosimile, è il mito di Napoleone che si confonde con la storia. Ma il mito va, ancora una volta, decostruito, riportato cioè dall'investitura mistica e divina a quella del cittadino che si autoincorona ritornando al futuro del Gladiatore di Ridley Scott d'inizio millennio con l'imperatore Commodo sempre interpretato da Joaquin Phoenix.

Un uomo per di più proveniente dall'isola che fa dannare la Francia, un vero e proprio "delinquente corso" come viene apostrofato anche se il legame, fortissimo, di Napoleone con la sua terra non viene mai approfondito (peccato perché è proprio lì che il futuro sovrano aveva imparato a sparare sulla gente senza tentennamenti come vedremo nel film).


Stagione Teatrale La Filanda

Biglietti Interi Euro 12.00.

Biglietti Ridotti Euro 10.00.

RIDUZIONI: maggiori di 65 o minori di 12 anni o Iscritti ad ASSOCIAZIONE LA FILANDA.

STAGIONE TEATRALE LA FILANDA


Venerdì
16 Febbraio 2024

Ore 21.00

 

 

Pedala!

Gino e Adriana Bartali nell'Italia del dopoguerra.

regia di Carmen Pellegrini
con: Federica Molteni


Venerdì
22 Marzo 2024

Ore 21.00

 

 

Come ammazzare la moglie o il marito

di Antonio Amurri

Con MARCO CAVALLARO e  MADDALENA EMANUELA RIZZI
Bruno Governale e Alessandra Cavallari

Regia di  FILIPPO d’ALESSIO.
Musiche di FRANCESCO FIUMARA.
Scene di TIZIANO FARIO.
a cura di Francesco Fanuele.


Il Sabato dei Bambini

Bambini minori di 3 anni ingresso gratuito.

Bambini maggiori di 3 anni Euro 2.00.

Accompagnatori Euro 5.00.

IL SABATO DEI BAMBINI


Sabato
20 Gennaio 2024

Ore 16.00

 

Città invisibili

Un omaggio a Italo Calvino per il centenario della sua nascita - 1923 – 1985

 


Sabato
10 Febbraio 2024

Ore 16.00

 

 

Tutti in treno!!!

Una produzione di PANDEMONIM TEATRO

Testo e regia di Tiziano Manzini
con: Tiziano Manzini
voce fuori scena: Giulia Manzini