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Aprile: con noi a teatro Terza rassegna di teatro amatoriale Uno spazio per le compagnie del territorio
Auditorium La Filanda Piazza Libertà - Cornaredo
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Sabato 4 aprile 2009 Auditorium La Filanda Ore 21.00 |
Ecco la Sposa ! Commedia brillante in due atti di Ray Cooney e John Chapman
Una produzione: SCENA APERTA
Scenografia e allestimento scenico: Mario COLOMBO Tecnico audio: Emanuele COLOMBO Tecnico luci: Mario COLOMBO Regia: Anna BERETTA
Con: Rosy CHIANELLO, Silvana AMBROSIANI, Gerardo GENTILE, Flavio PIUBELLO, Enzo MENESCARDI, Anna BERETTA, Adriana MESCIA, Galiano FLORES |
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In casa Westerby fervono i preparativi per l'imminente matrimonio della piccola Judy.
Sembra che tutto vada per il meglio anche se nella più totale frenesia, fino a quando il padre della sposa, schiavo delle proprie nevrosi e del suo lavoro, è colpito da un improvviso attacco di follia, innocuo ma sconvolgente, che si concretizza nell'arrivo di una splendida ragazza "immaginaria", che solo lui può vedere, e che metterà sottosopra tutti i programmi della famiglia.
Gli altri personaggi sono costretti ad una esilarante girandola di espedienti per cercare di riportare il protagonista alla ragione, senza tuttavia riuscire a cogliere il motivo e – soprattutto – la natura intrinseca di questo improvviso stravolgimento.
Ciò che ne deriva è un incessante susseguirsi di situazioni paradossali, battute scoppiettanti e colpi di scena, con i protagonisti costretti cercare l’equilibrio sulla sottile linea che separa la follia dalla ragione, tra acrobazie verbali e colpi di scena che accompagnano lo spettatore, tra le risate, verso l’inevitabile ma di sicuro non scontato finale.
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Giovedì 16 aprile 2009 Auditorium La Filanda Ore 21.00 |
Nessuno vince sempre Reinterpretazione teatrale liberamente ispirata al film "L'Avvocato del Diavolo"
Una produzione: GLI ARTIMANTI
Scenografia: Lorenzo TOLUSSO Sceneggiatura: Antonio GANNINO Regia: Manuel CAPRARO
Con: Lorenzo TOLUSSO, Manuel CAPRARO, Francesco PIZZI, Annamaria LEGRENZI, Daniela TETI, Luca CATALANO, Roberto CAMANA |
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Kevin Lomax, sposato con Mary Ann, è un giovane avvocato di Gainsville, una piccola comunità in Florida. Durante l'ultimo dei suoi processi si trova a dover affrontare una crisi di coscienza; è nella situazione di dover difendere Loyd Gettys, docente alle scuole medie, dall'accusa di pedofilia.
Kevin è convinto che il suo cliente sia colpevole, ma è anche conscio di poter vincere la causa se solo lo volesse. Opta così per la difesa del professore, per poter mantenere intatta la sua imbattibilità in aula (sembra infatti che non abbia mai perso una causa).
Dopo il processo viene contattato da uno studio legale newyorkese, dato che lo stesso padrone dello studio, tale Jhon Milton, vorrebbe avere un colloquio con lui per una proposta di lavoro. Dal momento della sua partenza Kevin si troverà a difendere personaggi invischiati in faccende sempre più sordide e la sua fama e ricchezza cresceranno di pari passo con la sua capacità di soprassedere alle infamie dei suoi clienti.
Arriverà a mettere il lavoro davanti alla sua famiglia, mentre la figura di Milton acquisterà, con il succedersi degli eventi, sempre più importanza nella sua vita. Finchè, dopo essersi accorto di aver perso tutto ciò a cui teneva veramente, sarà proprio Milton l'ultima persona a cui potrà rivolgersi... ma sarà troppo tardi per tonare indietro.
Rimarrà solo uno spiraglio, il libero arbitrio. Ma il prezzo da pagare sarà alto. A volte, però, c'è una seconda occasione.
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Giovedì 30 aprile 2009 Auditorium La Filanda Ore 21.00 |
Il più felice dei tre Commedia brillante in tre atti di Eugène Labiche
Una produzione: TeatroperCaso
Regia: Laura AUROLA
Con: Gigi RIPAMONTI, Filomena NINO, Pasquale CIARLA, Lorenzo SALARDI, Matteo D'AGOSTINO, Mara MARINUCCI, Laura AUROLA, Giovanna SPINELLI |
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Il postulato è l’amore adultero.
Il testo è ricco di complicati e divertenti intrighi d’amore come il classico triangolo marito-moglie-amante, dove i sotterfugi, i bigliettini amorosi nascosti e le menzogne, creano complicazioni comiche risolte sempre con invenzioni inaspettate, leggerezza e grande maestria drammaturgica.
Il motore della commedia è l’amore, ma la passione vera non c’è, perché ogni personaggio non è sincero e vive questo sentimento con lucidità, distacco e freddo calcolo.
Sincerità e menzogna convivono in ogni personaggio in un continuo gioco di compromessi che sono il pretesto per sollecitare peripezie e ritmi spumeggianti, dove i fondamentali “a parte ” chiariscono Eugène Labiche allo spettatore il vero pensiero del personaggio.
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