Operaie della MAIM al tavolo di cucitura delle stoffe

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La Stagione Teatrale 2012-2013

Auditorium La Filanda - Piazza Libertà - Cornaredo

 

Biglietto intero per ogni singolo spettacolo € 10,00
Biglietto ridotto per ogni singolo spettacolo € 7,00

 


 

Stagione

Teatrale

La Filanda

 

 

 

Venerdì

26 ottobre 2012

Ore 21.00

 

 

con il contributo di

 

 

 

Teatro Stabile di Verona

 

 

 

Prenotazione spettacolo

 

Teatro Stabile di Verona

Giulietta e Romeo

di William Shakespeare

 

 

Regia di: Paolo Valerio

 

Alessandro Di Nuzzi Romeo
Annalisa Esposito
Giulietta
Raffaele Spina
 Balia e Frate Lorenzo
Roberto Petruzzelli-Mario Monopoli
Mercuzio, Principe di Verona, Padre Capuleti e Speziale

Michele Ghionna Tebaldo

 

Cecilia Viganò illustrazioni dal vivo

 

Sabrina Reale pianoforte

Massimo Rubulota percussioni

 

Chiara Defant costumi

 

“Di storie d’amore finite male, per dissidi familiari, per circostanze avverse, per beffardi del caso, sono piene le più ingiallite cronache di qualsiasi luogo.

Ma, pur essendo spesso ben più documentabili di questa, non importano più a nessuno: di fatto sono storie morte, che il tempo ha sepolto giustamente nei propri archivi sterminati.

Giulietta e Romeo sono invece vivi e reali: il genio di Shakespeare ha conferito loro una sorta di tridimensionalità, più che sufficiente a giustificare, per ragioni di pietas assai prima che per motivi turistici, il desiderio di collocarli in luoghi altrettanto tridimensionali, di immettere insomma nella Verona della realtà, la Verona della Poesia”.

Ettore Capriolo

 

 

Due edizioni di grande successo a cui seguirono vari spettacoli prima alla Tomba di Giulietta, poi itineranti, per raccontare Shakespeare e Verona. Quest’anno abbiamo deciso di mettere in scena un nuovo Romeo e Giulietta privilegiando, accanto alle parole perfette di Shakespeare, l’immagine e la musica con artisti che dipingono e suonano dal vivo, traendo ispirazione dalla poesia e dalla freschezza di questo capolavoro. Un’altra strada, un altro percorso sempre alla ricerca di un’Arte capace di emozionare.

Paolo Valerio

   

 


 

Stagione

Teatrale

La Filanda

 

 

 

Venerdì

16 novembre 2012

Ore 21.00

 

 

 

 

Teatro GOST

 

 

Prenotazione Biglietti

 

 

 

con il contributo di

 

Produzione Associazione Culturale G.O.S.T.

Il berretto a sonagli

Dramma in due quadri di Luigi PIRANDELLO.

 

Regia: Antonio Grazioli

Assistenza Regia: Stefania Colombo

 

INTERPRETI:

Antonio Grazioli - Ciampa

Barbara Zappa - Beatrice Fiorica

Walter Zaninelli - Fifì La Bella

Marco Ballerini - Delegato Spanò

Roberta Cavalleri - Assunta e La Saracena

Loredana Vannini - Fana

Silvia Ripamonti - Nina

con la partecipazione dei mimi

Silvia Ripamonti e Omar Mohamed

 

Tecnici: Paolo Bonanomi, Alessandro Audini

 

 

La signora Beatrice Fiorica, gelosa e insoddisfatta, vuole denunciare al delegato Spano’, amico di famiglia, il tradimento del marito, cavalier Fiorica, con la giovane moglie del suo scrivano Ciampa, anziano e a conoscenza dei fatti, che tollera la situazione purche’ venga salvato il suo “pupo”, cioe’ la sua rispettabilita’ e la “faccia”.

 

Inutilmente Ciampa cerca di evitare la denuncia tentando di persuadere la signora Beatrice a girare la corda “seria” quella che fa ragionare ed evita i disastri.

 

La signora Beatrice non ci vuol sentire da quell’orecchio e fa scoppiare lo scandalo, ma tutta la famiglia le va contro: la madre, il fratello, la serva e cosi’ alla fine il delegato cerca di far apparire che non c’e’ stato alcun rapporto tra il cavaliere e la giovane Nina Ciampa; ma e’ proprio al Ciampa, al marito tradito, che la cosa ora non va piu’ bene, egli e’ offeso e ferito, tutti sanno ora, dopo tutto quel chiasso, che porta “il berretto a sonagli”, il cappello da buffone e da becco, e vuole la rivincita.

 

Sara’ la signora Beatrice che si e’ tolta lo sfizio di far girare la corda “pazza” a subire le conseguenze dello scandalo e a salvare il buon nome del Ciampa. Come? Facendosi ricoverare per tre mesi in un manicomio...

   

 


 

Stagione

Teatrale

La Filanda

 

 

 

 

 

Venerdì

1 febbraio 2013

Ore 21.00

 

 

 

con il contributo di

 

 

 

Teatri Possibili

 

Compagnia TEATRI POSSIBILI

Don Chisciotte

diario intimo di un sognatore

da Miguel de Cervantes

 

 

 

 

progetto e regia: Corrado d'Elia

con: Corrado d'Elia

 

assistente alla regia: Luca Ligato

scenografia: Francesca Marsella
assistenti: Giovanna Angeli - Caterina Turrone
realizzazione scena: Simone Morine
costumi: Sefania di Martino

disegno luci: Alessandro Tinelli
fonica: Davide Boselli

 

 

 

 

A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento.
Ai pazzi per amore, ai visionari, a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno.
Ai reietti, ai respinti, agli esclusi.
Ai folli veri o presunti.

 

In un tempo come il nostro, così pragmatico, spesso così poco poetico e privo di slanci e ideali, parlare di Don Chisciotte vuol dire forse avere il coraggio e il desiderio di prendersi tutto il tempo che occorre per .... perdersi.

 

Perdersi... proprio come Don Chisciotte e Sancho Panza... .

 

Perdersi... nelle pagine di Cervantes, nelle avventure da lui narrate, ma anche nelle nostre pagine interiori dove troviamo nascosto ciò che veramente ci piace, tra musiche e poesie, in una sequenza di gesti semplici o in un immagine.

 

Persersi.... Senza tempo... Senza nessuna ragione ... Perdersi ... forse solo per ritrovarsi.

 

 

Questo spettacolo vuol essere una dedica a tutti i grandi sognatori.

 

A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento.
Ai pazzi per amore, ai visionari, a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno.
Ai reietti, ai respinti, agli esclusi. Ai folli veri o presunti.
Agli uomini di cuore, a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro.
A tutti quelli che ancora si commuovono.
Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni.
A chi non si arrende mai, a chi viene deriso e giudicato.

 

Ai poeti del quotidiano.
Ai "vincibili" dunque, e anche agli sconfitti che sono pronti a risorgere e a combattere di nuovo.
Agli eroi dimenticati e ai vagabondi.
A chi dopo aver combattuto e perso per i propri ideali, ancora si sente invincibile.
A chi non ha paura di dire quello che pensa
A chi ha fatto il giro del mondo e a chi un giorno lo farà.
A chi non vuol distinguere tra realtà e finzione.
A tutti i cavalieri erranti.

 

In qualche modo, forse è giusto e ci sta bene .... a tutti i teatranti

   

 


 

Stagione

Teatrale

La Filanda

 

 

 

 

 

Venerdì

1 marzo 2013

Ore 21.00

 

 

 

 

con il contributo di

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spettacolo celebrativo del centenario della nascita di

PIERO CHIARA

 

Teatro in Mostra - Como

La Spartizione

Venga a prendere il caffè da noi

Commedia semi-dialettale in due atti di Piero CHIARA.

 

Adattamento e Regia:

Marco Filatori

 

Progetto Teatrale:

Laura Negretti

 

Musiche originali:

Carlo Boccadoro

 

Scanografie:

Armando Vairo

 

Con:

Laura Negretti, Stefania Apuzzo,

Alessandro Baito, Maddalena Balsamo,

Antonio Grazioli,Franco Maino.

 

 

 

La commedia è ambientata all’inizio degli anni venti in un paese del nord Italia. Tre sorelle, le Signorine Tettamanzi, sono ormai vicine alla quarantina. Morto il padre dopo poco tempo irrompe nella loro vita un uomo, Emerenziano Paronzini, funzionario della Pubblica Amministrazione.

 

L’uomo è tutto d’un pezzo, composto distinto, di poche parole e di nessuna confidenza. Dopo aver frequentato la casa per qualche tempo, si dichiara intenzionato a sposare una delle tre sorelle. La sua scelta cade sulla maggiore, una donna senza esperienza del mondo ma piena di tutte le possibilità; illibata, di chiesa e d’ottima famiglia.

 

Quanto al carattere… “…può essere come vuole, ci pensa l’uomo a modellarlo!”

La partenza per il viaggio di nozze prevista per il 24 ottobre 1922, salta a causa della “malattia” della moglie già dopo la prima notte coniugale. È anche il giorno della marcia su Roma e il Paronzini fa presto ad abbracciare il manganello e indossare la camicia nera. Fatto fuori anche il possibile pretendente di una delle sorelle, il neo marito riesce a trovare un naturale equilibrio tra le sue esigenze sessuali e la disponibilità delle tre donne che tacitamente si spartiranno la sua “prestanza”, a turno, una notte ciascuna.

 

Ma il buon Paronzini non si risparmia e ha un bel da fare a soddisfare le tre Tettamanzi!

Finirà stecchito e le tre torneranno alla loro casta vita da zitelle tutte casa e chiesa.

 

 

 

La spartizione è l’esempio perfetto di una produzione letteraria carica di umorismo leggiadro, con punte di assoluta comicità e tuttavia percorsa dal presentimento della caducità della vita. E se la morte colpisce raramente i personaggi di Piero Chiara, ne farà esperienza proprio Emeranziano Paronzini, seduttore attempato ed un mascalzone, protagonista de La Spartizione. Un protagonista apparente in realtà, che Chiara, nel corso della storia, con un calibrato ma inesorabile cambio di prospettive, saprà trasformare da carnefice a vittima.

L’ entrata in scena delle tre sorelle Tettamanzi, la loro progressiva metamorfosi da pie zitelle in donne consapevoli della propria femminilità, pronte a spartirsi l’oggetto dei loro desideri sensuali è, infatti, un vero e proprio ribaltamento dei ruoli.

Ed il talento narrativo dello scrittore, l’attenzione minuziosa e mai pedante per le sfaccettature psicologiche, le sottigliezze e le piccole meschinità dell’ animo umano porteranno ad un finale che altro non è se non un grandioso “coup de théâtre”, evitandoci così, la banalità di un finale scontato e ricreando per l’ ennesima volta nelle sue pagine l’ agrodolce imprevedibilità della vita vera.

   
     

teatro@lafilandacornaredo.org